La destra plurale in Italia: l’anomalia, i simboli, i miti dei nuovi movimenti neonazisti

A Rimini si è tenuto un incontro per inquadrare e fare il punto sulla situazione pericolosa e in piena attività dell’estrema destra, molto spesso di matrice neonazista. La giornata si è svolta all’interno del progetto Antifa Aktion, nato dopo le aggressioni e gli attacchi al Laboratorio Sociale Occupato Paz ed a altri luoghi di incontro di migranti e attivisti. Da qui potete leggere, vedere e soprattutto ascoltare l’incontro che si è occupato di vari temi inerenti l’estremismo di destra. Tra gli ospiti Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre.

 

La
destra plurale e l’anomalia italiana: le aggressioni, l’escalation dei
movimenti nazifascisti, gli interventi della Magistratura e delle
Istituzioni

I movimenti di destra in Italia si sono caratterizzati per un passaggio
fondante, non più solo il riferimento alla storia del fascismo in
Italia, ma alla Germania nazista e alle campagne antisemite. Vi è,
inoltre, un ricorso ed un esaltazione sistematica dell’uso della
violenza, e come è avvenuto a Rimini anche di armi. Non si tratta solo
di armi bianche ma anche di pistole e materiale esplosivo.
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Le organizzazioni: la specificità di Forza nuova
Forza Nuova altro non è che il tentativo di riorganizzazione di un movimento di estrema destra degli anni ‘70 denominato “Terza Posizione” il cui leader indiscusso rimane Roberto Fiore.
Il riferimento storico di Forza Nuova è un vecchio movimento che imperversò in Romania tra gli anni ‘30 e ‘40 denominato *La Guardia di ferro

*” che si rese protagonista di spaventosi pogrom nei confronti degli ebrei.

Forza Nuova riprende da loro anche la struttura organizzativa, come i
”*Cuib *”, termine rumeno che vuol dire “nido”, ovvero sia le cellule
operative dei monaci guerrieri della Guardia di ferro.


Da loro riprendono anche il riferimento del santo protettore San Michele Arcangelo il cui anniversario ricorre il 29 settembre, data di fondazione del movimento.
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Il problema della destra estrema in Italia, ovvero lo sdoganamento politico avvenuto dentro il Centro destra
Lo sdoganamento politico dei movimenti neonazisti dentro il centro
destra non avviene grazie ad Alleanza Nazionale ma, bensì, a Forza
Italia e a Silvio Berlusconi e rappresenta una vera e propria anomalia
europea.
La destra in Italia ha abbattuto al proprio interno ogni tipo di
discrimine antirazzista e antifascista. Nelle elezioni politiche del
2006, Forza Nuova pose tre paletti per l’ accordo elettorale con
Berlusconi:
il no all’ingresso della Turchia in Europa;
il boicottaggio dei prodotti cinesi;
l’abolizione della legge Scelba e Mancino.
In pratica le stesse richieste della Lega Nord.
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Cosa sono, oggi, le destre in Italia

C’è più di un momento che fisicamente e fotograficamente da l’idea di
cosa sono le destre in Italia, ma uno più di altri le rappresenta: il
funerale di Giuseppe Dimitri, ex comandate militare di “Terza Posizione”, movimento da cui poi discende Forza Nuova. A quel funerale era presente il gotha della destra italiana, e non fu solo una semplice cerimonia caratterizzata dal commiato religioso cristiano, ma anche, dai rituali del neopaganesimo.


La destra italiana è caratterizzata da denominatori di tipo comune, da
convergenze intorno alle parole d’ordine, alle prospettive e alle


progettualità politiche.


Infatti tutte quante le destre in Italia, da Forza Nuova ad AN, si sono oramai riconosciute in tre parole d’ordine:


Difesa dell’ occidente,


Difesa della cristianità,


Difesa della famiglia.


Ciascuno le declina a proprio modo, ma tutte quante, si ritrovano
attorno a questi tre contenuti. Il problema non è solo quello delle
teste rasate, dei simboli nazisti, ma si radica nella complessità delle
relazioni di una destra plurale in Italia che non ha mai rotto i legami
con il passato.


Abbiamo pertanto il compito di rilanciare i valori dell’ antifascismo e
della resistenza, in primo luogo, della memoria, ma anche e
soprattutto, di attuare una battaglia antirazzista in cui
l’immigrazione, oltre ad essere un valore è anche un fenomeno
strutturale che può creare resistenze, traumi, paure che fanno
riemergere pregiudizi su cui si può costruire una china pericolosa.
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