Nicola è morto

Nonostante le belle parole e le denuncie dai partiti neofascisti è importante sottolineare che proprio a Verona, una città vittima del peggior neofascismo italiano, è successa una cosa del genere: in una città dove la cultura borghese del capitalismo ha reso la società praticamente senza altra cultura se non quella dell’arrivismo, dove chiunque è diverso va allontanato e magari picchiato, dove da anni si permette al Veneto Fronte Skinhead e agli Hellas di fare quello che vogliono per le strade. Ma non ci facciamo ingannare, chi oggi denuncia la morte di Nicola, ieri istigava la violenza. Non a caso proprio l’attuale sindaco con la sua giunta ha dedicato una via ad un idolo e picchiatore fascista.

 

 
 

Appuntamenti

Roma 09/05/08 Antifa a Piazza Trilussa

Verona 17/05/08 Manifestazione nazionale/Nicola è ognuno di noi 

 

 

 

 

Nella
notte tra il 30 aprile e 1 maggio a Verona, in pieno centro, un gruppo
di fascisti di Forza Nuova ha pestato brutalmente un ragazzo di 29 anni
di nome Nicola riducendolo in fin di vita e in coma irreversibile.
L’unica “colpa” del ragazzo è stata quella di rifiutare una sigaretta e
non accettare l’atto arrogante e intimidatorio dei 5 neofascisti, un
pretesto già usato in altre aggressioni per dare il via al pestaggio.
Queste squadracce di nazi fascisti è oltre 3 anni che scorrazzano
impunemente per il centro di Verona aggredendo, picchiando, derubando e
accoltellando chiunque sia “diverso” : l’immigrato, il comunista,
l’anarchico, quello con i capelli lunghi o con l’orecchino….
l’importante è fare “pulizia” nella “loro” città. La loro ferocia è
rivolta a chiunque non entri nei loro canoni estetici o non sia
immediatamente pronto ad abbassare lo sguardo e cambiare velocemente
marciapiede al loro passaggio. Ricordiamo che da anni sono avvenuti
pestaggi a danno di compagni/e, accoltellamenti a militanti
antifascisti e una miriade di aggressioni e furti a ragazzi e ragazze
solo perché avevano un Kebab in mano o perché semplicemente non gli
piacevano ed erano nel “loro” territorio. La polizia, e in primis i
carabinieri di Verona con la complicità della stampa e della
televisione asservita e obbediente, per tre giorni hanno tentato in
tutti i modi di coprire la matrice politica di estrema destra e hanno
materialmente dato la possibilità ai fascisti assassini di poter
scappare all’estero e nascondersi.
Questa continua copertura a Forza Nuova, a Fiamma Tricolore, Veneto
Front, altri infami nazi fascisti e beceri razzisti, a Verona, è
possibile grazie ad una serie di coperture date dal fatto che una buona
parte di questi lerci individui appartengono a quella che viene
definita verona bene, l’elite della verona che sfrutta e produce. Con
l’avvento del sindaco Tosi i paladini della verona pura hanno trovato
piena legittimità vedendo lo stesso aprire i loro cortei segnati da
slogan neonazisti e a selve di braccia tese. Gli slogan lanciati dallo
stesso sindaco Tosi e la sua cricca fascista che lo appoggia e lo
sostiene anche in consiglio comunale con Andrea Miglioranzi e vari
fascisti ripuliti di Alleanza Nazionale, non sono altro che l’appoggio
a queste infami squadracce, che hanno il compito di ripulire dove
polizia e i vari sgherri al soldo dello stato e del comune non possono
arrivare. Questo delirio sicuritario delle ronde e delle squadracce è
figlio della mentalità Leghista e dell’estrema destra che ha sempre
sostenuto attivamente il sindaco Tosi. Queste aggressioni e
l’assassinio di Nicola rispondono alla mentalità leghista e fascista
che ormai da anni ha sviluppato la maggior parte dei “bravi” e “onesti”
cittadini veronesi, che con sbirri, prefetti, e istituzioni locali,
hanno dato carta bianca a questi gruppi di nazisti balordi, in nome
della sicurezza e della “pulizia cittadina” e dell’eliminazione di ciò
che non è uniforme.
Le istituzioni e le sinistre revisioniste riformiste hanno creato
questi mostri che si sentono investiti del potere di stabilire le
regole nelle città, dove la parola sicurezza significa persecuzione del
diverso, mentre nello stesso territorio quella che manca è la sicurezza
sul posto di lavoro, che porta a continue tragiche morti, per il
profitto della classe padronale dalla quale provengono gli stessi
assassini fascisti di Nicola.

Morire
ancora per mano fascista ad oltre sessant’anni dalla liberazione non
deve essere tollerato! Ci appelliamo a tutte le realtà antifasciste ad
autorganizzarsi per stroncare queste formazioni fasciste che tutt’oggi
aggrediscono ed uccidono.

Seguiranno informazioni.

ANTIFASCISTI/E VERONESI.

 

Lettera aperta delle madri per Roma città aperta 

I funerali di Nicola e particolari sull’aggressione 

Forza Nuova e gli assassini di Verona

Sabato 17 maggio manofestazione nazionale antifascista a Verona

Rabbia antifascista 

Chi fabbrica i nazisti? 

Due articoli basati sui dati di ecn.org/antifa 

Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi 

C’è un collegamento tra questi gruppi e la politica istituzionale 

Della sinistra vigliacca e della responsabilità morale 

Un cosiddetto onorevole: le dichiarazioni di Gianfranco Fini

Verona: arrestati due compagni

Verona: analisi 

 

Altri approfondimenti 12345 678 

 

Per essere informato visita www.ecn.org/antifa

 

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