Nel contesto storico e culturale in cui viviamo, parlare oggi di
lotte sindacali sembra un qualche cosa di così lontano.
Paradossalmente, è un po’ come tornare indietro agli inizi del
secolo scorso, quando un operaio/a aveva uno stipendio da fame,
rischiava la propria vita quotidianamente per poter mettere sotto i
denti un pezzo di pane senza nessuna garanzia, le donne non erano in
alcun modo tutelate. Allo stato attuale delle cose, la situazione non
sembra molto diversa: alle conquiste e alle lotte dei decenni scorsi,
è stata sostituita una nuova formula magica per chi ancora
oggi fatica a trovare un posto stabile in questa società dei
consumi. La precarietà nel lavoro e nella vita. Con una piaga
sociale che ci fa arrivare primi in classifica rispetto agli altri
Paesi Europei: le morti e gli incidenti sul lavoro. Un triste primato
che l’Italia non riesce ad abbandonare, considerando anche come una
politica per risolvere realmente a fatti [e non coi soliti bla, bla,
bla, quando si verifica l’ennesima tragedia] negli ultimi anni non è
stata presa in considerazione. Uno sguardo al passato è quello
che ci resta per attivare pratiche nel presente: una politica
sindacale come quella messa in pratica dall’ IWW, per esempio. I
famigerati Wobblies organizzarono diversi scioperi ai quali
parteciparono migliaia di lavoratori, in cui si rivendicavano diritti
primari nei confronti di operai/e e migranti/e, sabotaggi e decise
rivendicazioni talvolta brutalmente represse con la violenza e la
forza. Ne furono diversi i protagonisti di questo “movimento”,
fra tutti ricordiamo Joe Hill vittima del medesimo sistema sociale
che egli stesso tanto criticava.
Approfondimenti
Industrial Workers of the World
Messa in onda:3 maggio 2008
Colonna sonora: Punkreas/Futuro Imperfetto
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