13 maggio 1999 lo sciopero delle organizzazioni di base fu un grande
successo (a Firenze 3.000 in piazza). Lo sciopero dimostrò la
possibilità di lottare contro la guerra NATO nei Balcani, guerra
sostenuta dal governo di allora, guidato da D’Alema, e definita da
CGIL-CISL-UIL "una contingente necessità". A corteo concluso davanti al
Consolato Americano partirono, senza preavviso, durissime cariche
poliziesche: candelotti sparati ad altezza d’uomo, 5 manifestanti
costretti alle cure ospedaliere, mentre tanti altri contusi evitarono
gli ospedali. L’atteggiamento delle forze dell’ordine fu conseguente
alla circolare D’Alema-Iervolino ("perché non vengano tollerate
manifestazioni contro basi militari e sedi governative"). Un paese in
guerra adegua il comportamento della propria polizia alla situazione
bellica. Un video mostrò l’esatta dinamica delle cariche – video
ripetutamente fatto vedere dalla trasmissione "Striscia la notizia",
anche, strumentalmente, nei confronti del centrosinistra al governo.
Il Tribunale di Firenze ha condannato a 7 anni chi manifestò contro
la guerra NATO nei Balcani (1999) sostenuta dal governo D’Alema in
spregio alla Costituzione repubblicana (l’Italia ripudia la guerra).
Una condanna che viene quasi nove anni dopo i fatti e che vede tutti
gli imputati liberi.
Il reato è la resistenza pluriaggravata (dal fatto di essere più di dieci in una manifestazione).
7 anni per resistenza non hanno eguali, per questo reato, nella storia della Repubblica.
In queste pagine troverete tutto quello che c’è da sapere su questo processo.
http://www.inventati.org/13maggio99/
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