L’uomo arrestato ieri perché sospettato di essere l’autore
dell’omicidio di un ragazzo antifascista, ucciso nella Metro di Madrid, è un
soldato dell’esercito spagnolo impiegato nel Regimiento Inmemorial del Rey del
Ejército de Tierra.
Secondo fonti militari citate dall’Europa Press, il presunto omicida è entrato
nell’esercito come soldato professionale lo scorso anno. Si tratta di Josué
Estébanez de la Hija, 24 anni.
L’aggressione, avvenuta domenica notte, contro il 16enne, ucciso a colpi di
arma da taglio, ha coinvolto anche un altro antifascista, pugnalato a un
polmone e ora ricoverato all’ospedale "12 ottobre" della capitale.
Teatro dello scontro, la stazione metropolitana di Lagazpi. La causa,
l’incontro fra un gruppo di neonazisti, che si stavano dirigendo a una
manifestazione in centro, e gli antifascisti, intenzionati a contromanifestare.
A incastrare il neonazista sono state le telecamere di videosorveglianza
dissemiante nella metropolitana. Estébanez, vestito con una camicia marchiata
da un emblema nazista, stava andando all’Usera, dove era stata convocata la
manifestazione del partito di estrema destra Democracia, quando, dalla carrozza
in arrivo alla fermata Lagazpi, ha individuato una trentina di giovani redskin,
di sinistra, in attesa di salire. A questo punto, ha estratto dallo zaino una
lama di 25 centimetri, nascondendola lungo il braccio. La tragedia si è
compiuta quando la metro ha aperto le porte e i ragazzi di sinitra sono
entrati: il soldato ha infilato il coltello nel polmone del 16enne, fino ad
arrivare al cuore.
Al tentativo degli amici di rispondere all’attacco, il 24enne ha cominciato a
sferrare coltellate all’impazzata, ferendo Alejandro Jonatan M. M. di 19 anni.