Grandi opere: in nome di quale progresso?
Cambia il governo ma la politica rimane la stessa. Le promesse del governo Prodi per accaparrare voti si infrangono di fronte agli interessi dei soliti noti. E le grandi opere tornano a farla da padrone!
L’essenziale è farle. Non ci sono altre possibilità. Ma a cosa servono realmente? A cosa servono rigassificatori e turbogas in una regione dove già attualmente si produce oltre il 25% di energia oltre a quella consumata? A cosa serve una linea ferroviaria dai costi stratosferici e mai definiti che dovrebbe dividere l’Europa in varie zone servite da questi treni velocissimi che portano plastica grezza da Kiev a Lisbona, bottigliette da Lisbona a Milano, acqua da Milano a Palermo, e se ne tornano vuoti da dove erano partiti? Tutto questo senza prendere minimamente in considerazione chi in quelle zone ci vive e cazzo ci vuole campare e morire di vecchiaia.
Nascono presidi come funghi. Come tartufi profumatissimi e preziosi. La mappa si arricchisce settimana dopo settimana di gente che è stanca di essere comandata dall’alto: Civitavecchia, Livorno, Aprilia, Serre, Brindisi, Val di Susa, Venezia, Messina, Reggio Calabria, Ferrara, Firenze, Mugello e si potrebbe continuare ancora. Un presidio in ogni città. Un presidio in ogni campagna. Un presidio in ogni casa. Perchè questa terra è nostra e non di ricchi cocainomani che ci rovinano la vita tanto loro se ne scappano in qualche atollo ancora non contaminato.
Del ponte sullo stretto non si parla più. Comunque svariati milioni di euro sono sfumati per la progettazione. In Val di Susa non passa lo straniero. E lo straniero fa il costruttore e si veste di rosso. Ad Aprilia, città costruita da Mussolini e da tutti considerata socialmente tranquilla, le bollette non si pagano più e la turbogas ha creato un movimento che raccoglie buona parte dei cittadini. E si potrebbe continuare di questo tenore.
Dedichiamo due parti, due ore scarse a questa storia Made in Italy, orgoglio nazionale. Non ne basterebbero il triplo, ma in due si possono dire tante cose. veramente tante.
Messa in onda:
1° Parte 11 aprile 2007
2° Parte 18 aprile 2007
Colonna sonora: Tying Tiffany/Undercover
Bibliografia:
in allestimento
Ascolta la prima parte:
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