Ultima trasmissione per questo 2007, dedicata a letture ludicoimpegnate che potete spararvi durante queste festose e festanti feste natalizie. Non aspettatevi la serietà e la professionalità di un critico letterario, ma solo buona volontà e noia prefestiva (oltre qualche malanno invernale). La nostra selezione:
Il mondo senza la mappa, Élisée Reclus ed i geografi anarchici – Federico Ferretti – Edizioni Zero in condotta
L’anarchico e il diavolo fanno cabaret – Norman Nawrocki – Edizioni Il Sirente
Qualche parola spesa sulle ultime pubblicazioni della Beccogiallo
Il mercante di eresie – Andrea Moneti – StampaAlternativa
Causa comune – Philippe Aigrain – StampaAlternativa scaricalo da qui
Tigre – Maurizio Balestra – StampaAlternativa
Messa in onda: 22 dicembre 2007
Colonna sonora: Rhythm Activism/Blood&Mud
Il sito di Norman Nawrocki – www.nothingness.org/music/rhythm/
Scarica la puntata da qui
Pingback: shupitoriko blog
Pingback: shupitoriko blog
Pingback: shupitoriko blog
L’Anarchico e il Diavolo fanno cabaret di Norman Nawrocki è il primo romanzo in traduzione pubblicato per la nuova collana del Sirente, una collana che già dal nome (il Sirente FUORI) vuole affermare la propria adesione a un’idea di letteratura marginale e periferica, dove MARGINI e PERIFERIE non sono da intendersi solo in senso strettamente spaziale e geografico, ma soprattutto nei termini di una discussione (umana, letteraria, politico-sociale) ALTRA, lontana dalle opinioni dominanti e dall’omologazione imperante.
In effetti, L’Anarchico e il Diavolo fanno cabaret racchiude entrambe le interpretazioni dell’essere FUORI: se l’autore canadese di origini polacco-ucraine è un esempio unico di decentramento e mescolanza (sia artistica che umana in senso stretto), il libro in sé è una summa di generi e di modalità narrative. Troviamo al suo interno il diario di viaggio (che è un viaggio dentro l’idea stessa di underground musicale nell’epoca di MTV) la short story, il romanzo epistolare, il romanzo di ascendenza gotica e virato in chiave urbana e contemporanea. Un libro che ne vale quattro, sintesi perfetta fra generi e stili diversi, un amalgama di mondi possibili, popolati dagli invisibili di oggi: mendicanti, prostitute, disoccupati, artisti senza fama, gente di strada, precari dell’esistenza sono loro i protagonisti e gli ispiratori di queste “nuove fiabe”, sono loro la base di un richiamo imprescindibile verso l’ANARCHIA, che è adesione romantica e partecipata alla vita, progetto e slancio umano, dissoluzione delle barriere politiche, volontà di espressione e di giustizia sociale, rispetto per la natura e amore incondizionato verso un’idea di vita senza schemi né regole imposte come gabbie. Una storia rock’n’roll, anarchica, benedetta dal demone della creazione, alla ricerca dello zio Harry che ha fatto perdere le proprie tracce perché è meglio vivere in mezzo agli orsi che essere ombre di questa alienazione contemporanea. “Lunga vita alla gente delle caverne!”
L’Anarchico e il Diavolo fanno cabaret è stato presentato in varie sedi italiane agli inizi di dicembre. L’autore si è esibito in diversi reading performativi, accompagnato dal proprio violino. A detta di quanti vi hanno partecipato, il “Devil tour” è stato un modo splendido per condividere i temi del libro, per far conoscere Norman al pubblico italiano, all’insegna della buona ospitalità, della fratellanza internazionale, nella ricerca di un contatto umano che nessun comunicato stampa o flyer o quarta-di-copertina saranno mai in grado di dare.