A Ciampino si respira aria cattiva:
negli ultimi 5 anni il traffico aereo si è triplicato, quasi 5
milioni di persone (dal 2005) passeggiano e si riversano in
quell’aeroporto, c’è un continuo via vai di passeggeri e di
mezzi. Tutto questo ha portato non pochi problemi a chi vive in
quelle zone, sia dal punto di vista ambientale e strettamente
inerente alla salute dei cittadini. Certo è che il problema
della quantità dei voli di Ciampino non fa dormire sonni
tranquilli anche alle varie istituzioni, dai sindaci, agli assessori,
ai vari presidenti. La soluzione al problema potrebbe essere quella
di diminuire il traffico aereo, dai 138 ai 100 voli giornalieri con
conseguente riduzione dei low cost, alla pianificazionecostruzione
di un nuovo scalo laziale che andrebbe a gestire l’allettante
investimento, incrementando non poco i propri bilanci. Sembra che la
città designata sia Viterbo, ma anche Latina e Frosinone
vorrebbero essere protagoniste del gioco. Ma coi tempi italiani, si
dovrebbero aspettare ancora diversi anni prima che si avviino le
pratiche del nuovo scalo, e intanto i cittadini delle zone intorno a
Ciampino vorrebbero una soluzione concreta ai reali problemi di
inquinamento acustico e ambientale. Ma queste soluzioni
risolverebbero il problema? Oppure si tratta dell’ennesimo scempio,
nascosto dietro la vetrina delle “grandi opere”?
Basta voli a rotta de-collo
Collabora Andrea dell’Assemblea Permanente No Fly
Messa in onda: 15 dicembre 2007
Colonna sonora: Mockba/Cheap Vodka
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