La proprietà è uno sfratto
I presidenti di tre municipi romani, Sandro Medici, [Municipio Roma X,
Cinecittà], Andrea Catarci [Roma XI, Garbatella Ostiense] e Susi
Fantino [Roma IX, Appio Latino] l’hanno fatta grossa: questa mattina,
giovedì, hanno firmato, contemporaneamente, le ordinanze per la
requisizione di case sfitte o abbandonate da anni e di assegnarle a
famiglie di senza casa. Naturalmente la contemporaneità non è casuale:
è il segnale che l’eretica pratica che mina il dogma della
intangibilità della proprietà privata, avviata un anno fa da Sandro
Medici, si sta diffondendo. E rischia di diventare, dopo la sentenza
del Tar del Lazio di un anno fa e soprattutto dopo quella della
Cassazione del 25 settembre scorso, una forma concreta e del tutto
legittima per aggredire l’emergenza casa. Queste le cifre del
«bottino»: 25 case requisite nel Municipio IX, 334 nel X e 11 nel
Municipio XI.
Una goccia nel mare, di fronte alla domanda inesorabilmente in
crescita: dal 2001 al 2006 sono state 2787, le famiglie romane sotto
sfratto che hanno richiesto una casa a canone sociale, e 3379 quelle
che hanno ricevuto la notifica di sfratto [anche se non è stato ancora
eseguito]. Senza contare che il comune ha censito 579 nuclei familiari
senza fissa dimora, che ha provvisoriamente dato alloggio a 1700
famiglie e che altre 1500 se lo sono trovato da sole, occupando stabili
pubblici o privati dismessi.
Eppure, qualcuno aveva detto che il nuovo Piano regolatore di Roma
avrebbe regalato alla città nuove case e nuove opportunità. Di certo lo
farà: peccato che dei 70 milioni di metri cubi di cemento in più
previsti dal Piano, la stragrande maggioranza saranno nuovi quartieri
residenziali e mastodontici centri commerciali.
Esproprio di case a Roma
Lo sguardo di Stefania tradisce una evidente emozione: sta per
ricevere l’ordinanza firmata da Sandro Medici, presidente del Municipio
X, che stabilisce la «requisizione temporanea» di venti appartamenti di
un palazzo privato nel cuore di Cinecittà e la loro assegnazione agli
inquilini che li abitano, da diversi anni sotto sfratto esecutivo per
finita locazione. Secondo l’ordinanza, da questa mattina, Stefania–45
anni–e suo figlio dodicenne sono autorizzati a rimanere dentro casa «in
attesa di soluzioni definitive», continuando a pagare l’affitto secondo
i termini precedenti all’avviso di sfratto esecutivo: 500 euro e non
gli 850 richiesti dalla proprietà al momento del rinnovo del contratto.
A distanza di due anni dal primo provvedimento di requisizione, il
presidente Medici torna alla carica, rinfrancato dalla recente sentenza
della Cassazione che lo ha scagionato dall’accusa di abuso d’ufficio.
Anzi di più: la sentenza ha ritenuto irrilevante dal punto di vista
penale, «l’atto di occupazione abitativa compiuto in un contesto di
emergenza assoluta». Questa volta, Medici si è trovato in compagnia di
altri due presidenti di municipio: Andrea Catarci dell’XI
(Garbatella-Ostiense) e Susi Fantino del IX (San Giovanni-Appio),
entrambi di Rifondazione comunista. Le ordinanze, come da prassi, sono
state inviate a prefetto, sindaco, presidente del tribunale civile e ai
proprietari degli immobili interessati.
Un atto politico e
simbolico dirompente, che segue le tante promesse del governo sulle
politiche abitative e la latitanza del comune di Roma nell’applicazione
della delibera 110 del 2005. Reazioni immediate e scandalizzate dalle
società immobiliari, dal centrodestra cittadino e nazionale, ma anche
da pezzi dell’Unione. Solidarietà esplicita soltanto da Rifondazione
comunista, vicinanza e sostegno da Verdi e Pdci. Apprezzamento
ufficioso da parte del ministro Ferrero, che spera di poter giocare
qualche carta in più nel consiglio dei ministri di domani che discuterà
proprio del pacchetto welfare e precarietà.
I provvedimenti di
questa mattina riguardano oltre duecento appartamenti: 170 nel
municipio X, 10 nell’XI e 15 nel IX. Alcuni immobili erano stati
privatizzati o inseriti nelle cosiddette «cartolarizzazioni», altri
semplicemente non utilizzati, altri ancora sottoposti a provvedimenti
di sfratto esecutivo; formalmente per finita locazione, in realtà per
gli aumenti impossibili richiesti dalla proprietà. A Cinecittà, la
consegna delle ordinanze agli inquilini è stata organizzata
dall’Agenzia diritti, l’agenzia sociale del Municipio che monitora e
promuove interventi a rete nel campo delle politiche sociali,
soprattutto nel settore dell’emergenza abitativa e del sostegno ai
cittadini migranti. Sono stati i responsabili dell’Agenzia, sostenuti
dagli attivisti di Action, a garantire l’efficacia dei provvedimenti,
consentendo alle famiglie sfrattate di rientrare in possesso degli
appartamenti. Dopo la lettura del provvedimento, la festa è scoppiata
improvvisa davanti l’entrata del palazzo di via Statilio Ottato, a due
passi dalla sede del municipio, dove si è tenuta la conferenza stampa
dei tre presidenti. Pasticcini, spumante e qualche lacrima di
commozione hanno condito il brindisi di augurio rivolto alle famiglie
che tornavano a casa.
«Questo provvedimento – ha dichiarato
Sandro Medici – serve a tamponare gli effetti della scadenza della
proroga degli sfratti, prevista per il 14 ottobre prossimo, in modo di
tutelare le famiglie sottoposti a procedura esecutiva. Queste famiglie
sarebbero state cacciate nelle prossime settimane, aggravando
ulteriormente la gravissima emergenza abitativa in città. Per i
prossimi tre anni, invece, potranno restare nelle loro case, alle
stesse condizioni contrattuali correnti. Tutto ciò – ha concluso Medici
– in attesa che il programma comunale di edilizia agevolata e popolare
possa realizzarsi». «L’ordinanza di oggi – ha commentato Action –
trasforma il diritto alla casa in un diritto effettivo. Ma il coraggio
di alcuni presidenti non costruisce una nuova politica della casa.
Occorre costruire un Patto di mutuo soccorso tra cittadini,
associazioni, comitati e municipi per affermare l’idea che la città è
un bene comune».
Articoli tratti da Cartanews
e’umanamente possibile procedere con uno sfratto esecutivo sono una mamma con una bimba di anni 11 da 14 anni pago regolarmente 760.00euro di affitto ad un ricco proprietario che non ha mai registrato il contratto e pagato le tasse su cio’ vorrei sapere a chi posso rivolgermi il 14 ottobre scade la proroga e sono preoccupata